L’incontro di Tajani a Bucarest per parlare degli italiani detenuti in Romania: «Filippo Mosca sia trasferito in un luogo sicuro»

Un altro caso al centro delle attenzioni è quello di Francesco Flauto, condannato in via definitiva e attualmente detenuto nel Paese dell’est Europa, che ha chiesto di scontare la pena in Italia

C’è anche il caso di alcuni cittadini italiani detenuti in Romania tra i temi affrontati dal ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo incontro a Bucarest con la ministra della Giustizia Alina Gorghiu. Nel bilaterale, avvenuto a margine del congresso del Ppe nella capitale rumena, Tajani ha affrontato in particolare il caso di Filippo Mosca, il 29enne nisseno detenuto in un carcere nei pressi di Costanza, in condizioni che familiari e legali hanno denunciato come «disumane». «Auspichiamo sia trasferito in luogo sicuro e protetto», avrebbe detto Tajani durante l’incontro, secondo quanto trapela dalla Farnesina. Per quanto riguarda invece Francesco Flauto, condannato in via definitiva, il ministero degli Esteri fa sapere che «ha chiesto di scontare la pena in Italia».


A confermare di aver parlato delle condizioni dei due detenuti italiani in Romania è lo stesso Antonio Tajani, che su X scrive: «Incontro a Bucarest con la ministra della Giustizia romena, Alina Gorghiu. Ho chiesto la sua collaborazione affinché vengano garantite le tutele dei detenuti italiani in Romania. Continuiamo a monitorare i loro casi come quelli di tutti gli italiani detenuti all’estero». Tra gli altri temi affrontati nel bilaterale c’è il miglioramento della cooperazione giudiziaria tra i due Paesi, considerata cruciale dalla Farnesina per favorire la presenza di imprese italiane in Romania. Tajani, che è responsabile anche del commercio estero, ha sottolineato che «beneficiando di un contesto giuridico più sicuro, le imprese italiane saranno senz’altro incoraggiate ad aumentare gli investimenti».


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